Una nuova sfida per gli amministratori condominiali

Di rilevante interesse, nella c.d. Riforma del Condominio (modifiche apportate al codice civile dalla legge 11 dicembre 2012, n. 220), è il 3° comma dell’art. 1135 c.c. che, ricordiamolo, così recita: “L’assemblea può autorizzare l’amministratore a partecipare e collaborare a progetti, programmi e iniziative territoriali promossi dalle istituzioni locali o da soggetti privati qualificati, anche mediante opere di risanamento di parti comuni degli immobili nonché di demolizione, ricostruzione e messa in sicurezza statica, al fine di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, la vivibilità urbana, la sicurezza e la sostenibilità ambientale della zona in cui il condominio è ubicato”.

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Il consolidamento dell’ipoteca in compravendita immobiliare con mutuo

Lo scopo dei questa pubblicazione è individuare quale sia la migliore forma di assistenza della parte venditrice o della parte acquirente in un atto di compravendita immobiliare, atteso il rilevante aumento, oggi, di atti negoziali con mutuo ipotecario e la sempre più diffusa prassi bancaria di pagare la somma oggetto di mutuo a partire solo dall’undicesimo giorno lavorativo successivo all’iscrizione ipotecaria.

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Trust in funzione assicurativa “per il caso di morte”: nuovi utilizzi per il passaggio generazionale

Di solito si pensa ad organizzare il passaggio generazionale nella seconda parte della vita, quando sono più chiari gli assetti dei discendenti. Ma che fare per il caso di gravi eventi imprevisti quando si è nel pieno delle proprie attività? Il tema è delicato, perché ci possono essere figli ancora piccoli e partecipazioni in attività produttive.

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Consiglio di Stato. Limite agli emolumenti pubblici al vaglio della Corte Costituzionale

A decorrere dal primo maggio 2014, il limite massimo retributivo riferito al Primo Presidente della Corte di Cassazione è fissato in euro 240.000 annui al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente (art. 13, comma 1, Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014, convertito, con modifiche, dalla Legge 23 giugno 2014 n. 89, con decorrenza dal 24 giugno 2014).
Questo è il limite massimo del trattamento economico annuo onnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni (art. 23 – ter Decreto Legge n. 201 del 06 dicembre 2011, convertito, con modifiche, dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214).

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